Cos’è il WHP e perché se ne parla sempre di più
Non tutti conoscono ancora il significato di WHP, ma è destinato a diventare un acronimo familiare come “DVR” o “RSPP”.
WHP – Workplace Health Promotion, ovvero Promozione della Salute nei Luoghi di Lavoro, è un programma promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e adottato da molte Regioni italiane (Lombardia, Piemonte, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, ecc.) per favorire una nuova cultura della salute aziendale.
L’obiettivo è semplice e rivoluzionario: trasformare il luogo di lavoro da ambiente che “non danneggia” a contesto che attivamente migliora la salute, la motivazione e la qualità della vita delle persone. Un approccio che supera la logica della sola sicurezza (D.Lgs. 81/08) e integra benessere psicologico, stili di vita sani e prevenzione attiva come parte della strategia aziendale.
Le aziende che aderiscono al programma regionale WHP si impegnano a introdurre buone pratiche certificate, ad esempio:
- promozione dell’attività fisica e corretta alimentazione,
- prevenzione di fumo, alcol e dipendenze,
- gestione dello stress e benessere psicologico,
- conciliazione vita-lavoro e inclusione sociale,
- monitoraggio del clima aziendale e partecipazione attiva dei lavoratori.
Ogni Regione, attraverso le proprie ASL o ATS, offre supporto tecnico, formazione e riconoscimento ufficiale alle imprese che completano il percorso, inserendole negli elenchi regionali delle aziende che promuovono salute.
Il ruolo delle Regioni e il riconoscimento per le aziende virtuose
Il modello WHP è volontario ma fortemente strutturato: prevede linee guida, monitoraggi annuali e un sistema di valutazione delle pratiche adottate. In molte Regioni italiane esistono reti territoriali WHP, coordinate dai Servizi di Prevenzione delle ASL, che accompagnano le imprese passo dopo passo.
Aderendo al programma, un’azienda entra in una rete regionale certificata e ottiene il riconoscimento di Luogo di lavoro che promuove salute. Questo status non è solo simbolico: permette di valorizzare la cultura aziendale, accedere a opportunità di partenariato pubblico-privato e, in alcuni casi, beneficiare di premialità nei bandi e nelle agevolazioni regionali.
I vantaggi concreti per le aziende
Promuovere la salute sul lavoro è una scelta etica, ma anche una strategia di competitività. Ecco alcuni dei principali benefici documentati per le imprese che aderiscono al programma WHP:
- Riduzione del premio INAIL: in molti casi le azioni WHP rientrano tra i requisiti per l’“oscillazione per prevenzione”, consentendo una riduzione del tasso medio fino al 28%.
- Diminuzione dell’assenteismo e dei giorni di malattia grazie al miglioramento della salute generale.
- Incremento della produttività e della motivazione interna, con ROI positivo già dopo 12 mesi.
- Miglioramento del clima organizzativo, del senso di appartenenza e dell’engagement dei dipendenti.
- Crescita della reputazione aziendale e riconoscimento come impresa socialmente responsabile.
- Accesso a reti regionali e progetti di salute pubblica, che rafforzano l’immagine istituzionale dell’organizzazione.
- Allineamento agli obiettivi ESG, in particolare alla dimensione “S” (Social) e ai criteri del benessere sostenibile.
Quando le neuroscienze entrano nella promozione della salute
Negli ultimi anni, le neuroscienze hanno cambiato radicalmente il modo in cui interpretiamo la salute e la performance sul lavoro. Dalle ricerche sullo stress cronico e i suoi effetti neuroendocrini, fino agli studi sull’attenzione, la motivazione e la resilienza cognitiva, emerge un messaggio chiaro: il benessere non è solo una condizione psicologica, ma un vero stato neurofisiologico che può essere osservato, allenato e migliorato.
Quando una persona è sotto pressione, la corteccia prefrontale — sede del pensiero strategico e delle decisioni — riduce la propria efficienza, mentre l’amigdala e il sistema limbico si attivano in modalità difensiva. Questo genera comportamenti automatici, reattivi, spesso rischiosi. Le neuroscienze consentono di misurare questo equilibrio fragile e di progettare interventi che lo ristabiliscano.
Nel modello WHP & NeuroSafety® di IN.SI., la Promozione della Salute diventa un percorso che integra formazione, dati biologici e pratiche di autoregolazione.
Attraverso dispositivi EEG (Elettroencefalogramma) e HRV (Heart Rate Variability) — strumenti indossabili che rilevano l’attività cerebrale e la variabilità cardiaca — è possibile valutare in tempo reale:
- il livello di attenzione e vigilanza durante l’attività lavorativa;
- gli indicatori di stress acuto e cronico;
- la capacità di recupero dopo una situazione critica;
- il grado di coerenza neurocardiaca, cioè la sincronia tra cervello ed emozioni.
Questi dati, elaborati in forma anonima e aggregata, diventano una bussola oggettiva per capire come sta realmente il capitale umano e quali azioni generano miglioramenti misurabili nel tempo.
Il passo successivo è trasformare i risultati in interventi di neuro-training: brevi pratiche di respirazione HRV, visualizzazioni strategiche, micro-esercizi attentivi di 5 minuti e cicli di allenamento neurocomportamentale di 21 giorni, che aiutano il cervello a creare nuove connessioni funzionali (neuroplasticità).
In questo modo la prevenzione non è più un corso o una campagna una tantum, ma un processo adattivo e continuo, che accompagna le persone nella gestione di energia, concentrazione e stabilità emotiva.
Il vantaggio per l’azienda è duplice: da un lato, oggettivare il benessere con indicatori neurofisiologici (stress, engagement, fatica decisionale, lucidità cognitiva); dall’altro, integrare i dati nella strategia WHP per dimostrare in modo tangibile i risultati ottenuti — una leva fondamentale anche in chiave ESG e reportistica di sostenibilità.
In sintesi, le neuroscienze trasformano il WHP da insieme di buone pratiche a sistema scientifico di gestione della salute organizzativa: un modello che unisce etica, innovazione e misurabilità, restituendo alla persona il suo ruolo di protagonista nella propria salute e all’azienda la possibilità di fondare il benessere su evidenze concrete, non su percezioni.
Conclusione: la salute come leva di innovazione e valore
La Promozione della Salute nei Luoghi di Lavoro non è più un’opzione per poche aziende virtuose: è un investimento strategico nel capitale umano, riconosciuto a livello internazionale e sostenuto dalle istituzioni regionali.
Il WHP segna il passaggio da una cultura della sicurezza difensiva a una cultura della salute proattiva, dove il benessere diventa un indicatore di performance e un elemento chiave della responsabilità sociale d’impresa.
Integrare neuroscienze e WHP significa portare in azienda una visione moderna della prevenzione, capace di migliorare la qualità della vita delle persone e la sostenibilità complessiva dell’organizzazione.
In un contesto in cui i talenti scelgono le imprese che si prendono cura delle persone, essere parte della rete WHP e adottare un modello NeuroSafety® based non è solo un segno di attenzione: è una scelta di futuro.
