Neuroplasticità e Growth Mindset: la nuova frontiera della formazione HR

In un’epoca in cui le organizzazioni vivono trasformazioni sempre più rapide, la capacità di adattarsi non è più una competenza accessoria: è una condizione di sopravvivenza. Questo vale non solo per i processi, ma anche — e soprattutto — per le persone che animano l’azienda. La neuroscienza offre oggi una chiave potente per tradurre questa esigenza in un percorso concreto: la neuroplasticità.

La neuroplasticità è la capacità del cervello di modificare le proprie connessioni in risposta all’esperienza, alla ripetizione e all’apprendimento. È un concetto che per anni è rimasto confinato nei laboratori scientifici, ma che oggi entra nelle aule di formazione aziendale con programmi avanzati come il Neuro Growth Program.

Il legame con il Growth Mindset, teorizzato da Carol Dweck, è immediato: se le persone credono che le loro capacità possano essere sviluppate attraverso impegno e strategia, diventano più resilienti, più aperte all’apprendimento e più capaci di affrontare sfide complesse. La novità è che ora questo mindset può essere allenato non solo con il coaching e il feedback, ma attraverso protocolli strutturati che agiscono direttamente sui processi cognitivi ed emotivi.

Neuroplasticità e Growth Mindset: due pilastri per lo sviluppo aziendale

Il Neuro Growth Program di IN.SI. parte da una premessa semplice: allenare la mente è come allenare un muscolo. Attraverso formazione, pratiche esperienziali e cicli di rinforzo post-aula, è possibile attivare e consolidare nuovi pattern cognitivi e comportamentali.

Per chi coordina persone (Cluster A), il focus è sullo sviluppo di una leadership neuroplastico-ispirante: capacità di guidare team in contesti ad alta pressione, di usare l’errore come leva di crescita, di trasformare feedback in stimoli evolutivi. Per chi invece è impegnato in un percorso di crescita personale (Cluster B), l’obiettivo è rinforzare la capacità di riprogrammare abitudini mentali e comportamentali, per affrontare sfide professionali con maggiore flessibilità e resilienza.

Entrambi i percorsi prevedono 16 ore in aula, integrate da un ciclo di consolidamento di 21 giorni attraverso micro-pratiche quotidiane, visualizzazioni guidate e riflessioni narrative. Il cuore dell’intervento non è solo acquisire nozioni, ma preparare il cervello ad allenarsi in autonomia, creando le condizioni per una trasformazione duratura

Dall’aula al cambiamento: come funziona il Neuro Growth Program

La struttura del programma alterna momenti di comprensione teorica a laboratori esperienziali, in cui i partecipanti vivono simulazioni, esercitazioni guidate e pratiche corporee e narrative.

Per i leader (Cluster A), il percorso include moduli dedicati a:

  • Neuroplasticità e mentalità di crescita applicata alla leadership
  • Conversazioni neuroplastiche e gestione del feedback
  • Routine di squadra per la plasticità
  • Progettazione di piani d’azione neuroplastici per il proprio ruolo

Per chi è in percorso individuale (Cluster B), invece, il focus è su:

  • Riprogrammare schemi mentali e convinzioni limitanti
  • Uso consapevole del corpo, del respiro e del linguaggio interiore
  • Progettazione di piani neuroplastici personali
  • Rituali simbolici e narrazione di sé in trasformazione

La forza del programma sta nella sua fase post-aula, in cui i concetti diventano abitudini. I partecipanti ricevono profili simbolici personalizzati (metafore narrative che ancorano la trasformazione) e seguono un ciclo di 21 giorni che rinforza quotidianamente le nuove connessioni cerebrali.

Allenare la plasticità per preparare il futuro

La sfida più grande per i Responsabili HR non è trovare corsi interessanti, ma scegliere interventi che lascino un segno reale sulle persone. In un contesto aziendale in cui la rapidità del cambiamento rischia di superare la capacità di adattamento, lavorare sulla neuroplasticità e sul Growth Mindset diventa un investimento strategico.

Il Neuro Growth Program rappresenta un punto di svolta: non si tratta di un corso motivazionale, ma di un protocollo basato su evidenze neuroscientifiche, capace di incidere sul modo in cui le persone percepiscono se stesse, reagiscono agli stimoli e affrontano le sfide.

L’aspetto più interessante, però, è che la trasformazione non si esaurisce in aula: grazie ai cicli post-training, le aziende possono vedere effetti misurabili entro 90 giorni, in termini di engagement, resilienza e adattabilità.

In un mondo in cui la competizione non si gioca più solo sulla tecnologia, ma sulla capacità delle persone di crescere più velocemente del contesto, investire nella neuroplasticità è una scelta che unisce innovazione, scienza e strategia. Il futuro appartiene a chi non smette di allenare il proprio cervello.

 

 

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