Nel panorama attuale, l’impatto ambientale delle aziende è un tema sempre più rilevante e discusso. Le aziende italiane, come molte altre nel mondo, sono chiamate a valutare e ridurre la loro carbon footprint. Cosa si intende per impatto ambientale e come le aziende possono adottare best practice per misurarlo e ridurlo?

Cosa si intende per impatto ambientale

L’impatto ambientale di un’azienda si riferisce agli effetti delle sue attività sull’ambiente circostante. Questo concetto è di fondamentale importanza nel contesto della sostenibilità aziendale e riflette il grado di responsabilità ambientale dell’impresa. Dal punto di vista aziendale, l’impatto ambientale può essere suddiviso in diverse categorie:

  1. Consumo di risorse naturali: le aziende utilizzano risorse come acqua, energia e combustibili fossili nelle loro operazioni quotidiane. Il consumo eccessivo o inefficiente di queste risorse può portare a uno sfruttamento insostenibile delle risorse naturali.
  2. Emissioni di gas serra e inquinanti: le attività industriali e di produzione possono generare emissioni di gas serra come anidride carbonica (CO2), metano (CH4) e ossidi di azoto (NOx), contribuendo al cambiamento climatico e all’inquinamento atmosferico.
  3. Produzione di rifiuti: le aziende generano una vasta gamma di rifiuti, che includono scarti di produzione, imballaggi e materiali non utilizzati. La gestione inefficiente dei rifiuti può portare a problemi ambientali come l’inquinamento del suolo e dell’acqua.
  4. Utilizzo di sostanze pericolose: alcune industrie utilizzano sostanze chimiche pericolose nei processi di produzione, che possono causare danni all’ambiente e alla salute umana se non gestite correttamente.
  5. Impatto sulla biodiversità: le attività industriali possono influenzare negativamente la biodiversità attraverso la distruzione degli habitat naturali, l’inquinamento e l’introduzione di specie invasive.

L’analisi e la gestione dell’influenza ambientale sono cruciali per promuovere la sostenibilità aziendale e ridurre l’ecologia negativa delle attività industriali. Le aziende responsabili sono sempre più impegnate nel monitorare e ridurre il proprio impatto ambientale attraverso politiche di sostenibilità, tecnologie più pulite e pratiche di gestione ambientale.

Il consumo energetico

Il consumo di energia è un tema centrale nelle nostre vite quotidiane e nell’ambito aziendale. Fin dai tempi antichi, l’umanità ha sfruttato varie fonti di energia per soddisfare le proprie esigenze, ma solo negli ultimi secoli si è compreso appieno l’impatto ambientale di tali consumi. Con l’avvento dell’industrializzazione, la domanda di energia è cresciuta esponenzialmente, portando a un aumento delle emissioni di gas serra e all’esaurimento delle risorse non rinnovabili.

Le aziende svolgono un ruolo chiave in questo contesto, poiché il loro consumo energetico ha un impatto significativo sull’ambiente. L’utilizzo di fonti non rinnovabili come il petrolio e il carbone per la produzione di energia contribuisce alle emissioni nocive e al riscaldamento globale. Tuttavia, esistono anche opportunità per un uso più sostenibile dell’energia, ad esempio attraverso l’adozione di tecnologie più efficienti e l’investimento in fonti energetiche rinnovabili.

La consapevolezza dell’importanza del consumo energetico responsabile sta aumentando, spingendo le aziende a considerare strategie per ridurre il proprio impatto ambientale. Questo include il miglioramento dell’efficienza energetica, l’implementazione di pratiche di gestione sostenibile dell’energia e l’adozione di politiche volte a promuovere fonti di energia pulita.

Misurare e ridurre l’impatto ambientale

Misurare l’impatto ambientale è il primo passo per ridurlo. Le aziende possono utilizzare indicatori specifici per valutare il consumo di risorse, le emissioni di gas serra e la produzione di rifiuti. Successivamente, possono implementare strategie per ridurre queste impronte, come l’adozione di tecnologie più efficienti, la promozione di pratiche di riciclo e la riduzione degli sprechi.

Nello specifico, il consumo di energia all’interno di un’azienda può essere misurato attraverso diverse tecnologie e strumenti specializzati. Ecco alcuni dei principali metodi e tecnologie utilizzati per monitorare il consumo energetico:

  1. Misuratori di energia elettrica: questi dispositivi misurano direttamente il consumo di energia elettrica di un’azienda. Possono essere installati sui circuiti elettrici principali o su singoli dispositivi per monitorare il consumo specifico.
  2. Sistemi di monitoraggio energetico: questi sistemi integrati utilizzano sensori e dispositivi di acquisizione dati per rilevare e registrare i livelli di consumo energetico in tempo reale. Questi dati vengono quindi analizzati per identificare aree di spreco e opportunità di miglioramento dell’efficienza energetica.
  3. Contatori intelligenti: questi contatori forniscono informazioni dettagliate sul consumo di energia elettrica, consentendo alle aziende di monitorare i loro consumi in modo più accurato e di adottare misure correttive quando necessario.
  4. Tecnologie IoT (Internet delle cose): le soluzioni basate su IoT consentono di raccogliere dati sui consumi energetici da una vasta gamma di dispositivi e sensori distribuiti nell’azienda. Questi dati possono essere elaborati e analizzati per identificare modelli di consumo e inefficienze.
  5. Software di gestione dell’energia: questi software consentono di monitorare, analizzare e gestire i dati relativi al consumo energetico dell’azienda in modo efficiente. Possono fornire report dettagliati, dashboard e analisi predittive per supportare le decisioni aziendali volte al risparmio energetico. Per fare un esempio, grazie al Carbon Footprint & Utilities Optimisation Software l’azienda può misurare le emissioni di carbonio in ambito Scope 1, 2 e 3 e avviare azioni mirate per risparmiare energia e ridurre l’impronta carbonica.
  6. Sistemi di monitoraggio personalizzati: alcune aziende sviluppano soluzioni di monitoraggio energetico personalizzate per soddisfare le proprie esigenze specifiche, integrando diverse tecnologie e sensori per ottenere una visione completa del consumo energetico. Per esempio, Enerbrain nasce per ridurre il consumo energetico degli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria (HVAC) grazie a soluzioni intelligenti in Cloud e tecnologie IoT.

Queste tecnologie, integrate in un approccio di gestione energetica integrata, consentono alle aziende di monitorare, controllare e ottimizzare il loro consumo energetico, riducendo gli sprechi e migliorando l’efficienza complessiva.

Best practice aziendali

Le aziende stanno sempre più cercando di ridurre il proprio impatto ambientale e i consumi energetici. Per farlo, adottano diverse strategie, tra cui l’integrazione della formazione come parte delle best practice. Questa formazione deve coinvolgere l’intero personale, sensibilizzandolo sull’importanza della sostenibilità ambientale e sulla riduzione dei consumi energetici. I dipendenti vengono formati su pratiche sostenibili e tecniche per ottimizzare l’uso delle risorse e ridurre gli sprechi energetici. I manager sono coinvolti per promuovere una cultura aziendale orientata alla sostenibilità e monitorare i progressi. La formazione è continuamente aggiornata per riflettere le nuove tecnologie e le migliori pratiche nel settore. Inoltre, vengono offerti incentivi per incoraggiare il personale a contribuire attivamente alla riduzione dell’impatto ambientale. Questo approccio integrato alla formazione contribuisce a creare un ambiente aziendale più sostenibile e responsabile.

Conclusioni

In conclusione, è essenziale che le aziende italiane comprendano e affrontino il loro impatto sull’ambiente. Solo attraverso un impegno collettivo verso la sostenibilità, le aziende possono contribuire a preservare l’ambiente per le generazioni future. Costruisci con noi il tuo prossimo percorso formativo sulla riduzione dell’impatto ambientale.

Le attività formative sono finanziabili con:

il Conto Formazione del Fondo interprofessionale a cui la tua azienda aderisce,

l'Avviso 1/2024 Fondirigenti,

l'Avviso "Sviluppo Sostenibile" (che uscirà in autunno).