La nuova Legge di Bilancio, in vigore dal 1 gennaio 2020, ridefinisce la disciplina degli incentivi fiscali previsti dal Piano nazionale Impresa 4.0, al fine di sostenere più efficacemente il processo di transizione digitale delle imprese, la spesa privata in R&S e in innovazione tecnologica, con focus sull’ecosostenibilità ambientale e l’accrescimento delle competenze nelle materie connesse alle tecnologie abilitanti.

Il nostro esperto in materia, il Dottor Commercialista Cosimo Frangiosa, ci chiarisce i principali punti sull’argomento.

QUALI SONO LE PRINCIPALI AGEVOLAZIONI PER IMPRESE E PROFESSIONISTI, PREVISTE DALLA NUOVA LEGGE DI BILANCIO 2020?

I principali incentivi fiscali introdotti dalla Legge di Bilancio 2020 sono:

  • Nuovo credito d’imposta per gli investimenti che ha preso il posto del super ed iper ammortamento;
  • Crediti d’imposta investimenti “specifici”, in particolari aree geografiche;
  • Bonus formazione 4.0
  • Nuovo credito d’imposta R&S
  • Nuova Sabatini
  • Bonus Fiere internazionali
  • Bonus edilizi

CREDITO D’IMPOSTA PER ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO. NOVITÀ E VANTAGGI PER LE AZIENDE

Per investimenti in attività di ricerca, sviluppo ed innovazione tecnologica, nel 2020 è operativo il nuovo credito di imposta.

Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente da natura giuridica, dimensione aziendale e settore economico d’appartenenza, potranno beneficiare del credito d’imposta per le spese di ricerca e sviluppo sostenute.

Nello specifico, le attività di innovazione tecnologica si divideranno tra attività classiche e quelle riconducibili alla digitalizzazione in ambito 4.0.

La principale novità riguarda l’ambito oggettivo.

Mentre il precedente credito di imposta agevolava esclusivamente attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, il nuovo credito di imposta ha un campo di applicazione molto più ampio.

In particolare, il nuovo credito di imposta spetta a tutte le imprese che, nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, investono in:

  • attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico;
  • attività di innovazione tecnologica finalizzata a prodotti o processi nuovi o sostanzialmente migliorati;
  • attività di design e ideazione estetica.

Ulteriore differenza riguarda il sistema di calcolo: il nuovo credito di imposta agevola tutto lo stock di investimenti (metodo “volumetrico” puro) e non è previsto nessun importo minimo di spesa ammissibile.

Cambia anche la misura del credito di imposta: il nuovo incentivo prevede diverse aliquote, dal 6al 12%, a seconda della tipologia di attività svolta.

Infine, il beneficio è cumulabile con:

  • Superammortamento e Iperammortamento
  • Nuova Sabatini
  • Patent Box
  • Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE)
  • Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative
  • Fondo Centrale di Garanzia

CREDITO D’IMPOSTA PER FORMAZIONE 4.0

DI COSA SI TRATTA?

Il Bonus formazione 4.0 è un incentivo fiscale, introdotto dal MISE e previsto dalla Legge di Bilancio, utilizzabile esclusivamente in compensazione, sulle attività di formazione, previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. Tali attività formative sono finalizzate all’acquisizione e al consolidamento di competenze e conoscenze nelle seguenti tecnologie: big data e analisi dei dati; cloud e fog computing; cyber security; simulazione e sistemi cyber-fisici; prototipazione rapida; sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (Rv) e realtà aumentata (Ra); robotica avanzata e collaborativa; interfaccia uomo macchina; manifattura additiva (o stampa tridimensionale); internet delle cose e delle macchine; integrazione digitale dei processi aziendali.

Nel 2020, ai fini del riconoscimento del bonus formazione 4.0, lo svolgimento delle attività di formazione non deve essere più espressamente disciplinato attraverso i contratti collettivi aziendali o territoriali.

Altra novità riguarda la misura del beneficio: il credito d’imposta spetta nella misura del 50% delle spese ammissibili per le piccole imprese, del 40% per le medie e del 30% per le grandi, nel limite massimo annuale di:

  • 300.000 euro per le piccole imprese;
  • 250.000 euro per le medie e grandi imprese.

Fermi restando i limiti massimi annuali, la misura del bonus, per tutte le imprese, passa al 60%, maxi bonus, qualora i destinatari delle attività di formazione ammissibili rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati, come definite dal decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 17 ottobre 2017.

QUALI SONO I TEMPI PER ATTIVARSI?

Il credito d’imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, mediante F24 da presentare attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono sostenute le spese ammissibili (previo adempimento da parte dell’impresa degli obblighi di certificazione previsti).

QUALE IMPULSO POSSONO APPORTARE QUESTI INCENTIVI APPLICATI AL NOSTRO TESSUTO INDUSTRIALE?

Le misure esaminate destinate alle imprese, possono rafforzare la competitività del sistema produttivo e proiettare l’economia verso una maggiore innovazione tecnologica e organizzativa.

In particolare, attraverso lo stimolo alla ricerca e all’innovazione, la promozione e la crescita dimensionale di imprese innovative ad alto valore tecnologico, la realizzazione e promozione di servizi e infrastrutture digitali.

L’obiettivo è rilanciare il protagonismo delle imprese attraverso la crescita e il rafforzamento della competitività del nostro tessuto produttivo.

COSA PUÒ FARE IN.SI. PER LA TUA IMPRESA

Abbiamo una divisione specializzata in finanza agevolata che ha già aiutato diverse aziende su tutto il territorio nazionale ad utilizzare tali incentivi, incidendo sulla competitività delle imprese esistenti e supportando la nascita di nuove realtà imprenditoriali.